In un'amena località nei dintorni di Pistoia, ai margini del bosco e circondato da verdi prati fioriti, dimora e lavora Marco Cioni, maestro liutaio nonchè ancor prima orafo ed orologiaio.
Cos'è che accomuna l'arte della liuteria all'arte orafa piuttosto che al mestiere dell'orologiaio, ci si potrebbe chiedere...
Ebbene, la risposta è scritta a chiare lettere in ogni dove nell'angolo del grande stanzone dove Marco ha organizzato il laboratorio di liuteria: dalle attrezzature, le suppellettili, gli utensili, (molte di queste cose realizzate in proprio allo scopo specifico), per non parlare dei "pezzi" in lavorazione, traspaiono innate doti di abilità artigiana, precisione, cura dei particolari unitamente ad una passione e dedizione non comuni.

La storia di Marco Cioni Liutaio inizia poco più di una decina di anni fa all'età di 59 anni, non proprio quella di un apprendista che entra "a bottega" si potrebbe dire. Eppure apprendista lo è stato Marco, già quando da bambino rimaneva affascinato dal mestiere dello zio falegname finchè, dopo essersi diplomato computista commerciale, lo affiancò seppur per un periodo limitato. Infatti, poco dopo, colse la sua grande occasione quando decise di candidarsi per un posto di apprendista orologiaio in un negozio del centro città. Era il periodo a cavallo fra gli anni '50 e '60 quando Marco Cioni divenne a pieno titolo "maestro orologiaio" aprendo un suo laboratorio "sul Corso", come si dice a Pistoia. Da li ad occuparsi anche di oreficeria il passo fu breve ed in poco tempo avviò il nuovo negozio che ancora oggi è un punto di riferimento del settore in città.

Ma torniamo all'apprendista liutaio.... Tutto ebbe inizio un giorno allorchè Marco, aprendo l'orologio di un cliente, lo trovò pieno di segatura. Interpellatone il proprietario gli chiese se casomai facesse il falegname. Questi rispose che in realtà faceva il liutaio. "Noi dobbiamo parlare", gli disse Marco e lo invitò a casa sua per far due chiacchere di fronte ad un buon caffè come vecchi amici.

Marco, nel corso degli anni, non aveva mai perso la passione per la lavorazione del legno ed aveva raccolto e conservato gli utensili e le attrezzature della falegnameria dello zio che tanta parte aveva avuto nello stimolare la sua indole di bravo artigiano. Sotto la spinta dell'amico liutaio, Marco iniziò ad assimilare le tecniche di realizzazione degli strumenti ad arco.

Si dedicò assiduamente alla ricerca di testi antichi dei maestri liutai del passato per carpirne i segreti sia della manifattura sia della verniciatura che scoprì avere un ruolo determinante nella "resa" musicale dello strumento, tanto quanto può influirvi la qualità del legno. Per il resto, parlano le sue realizzazioni. Marco ha unito l'arte orafa alla liuteria inserendo particolari lavorazioni e finiture realizzate in oro le quali rendono

ancor più unici i suoi "gioielli". A coronamento del proprio successo vanno menzionati la stima ed il riconoscimento da parte di musicisti anche accreditati a livello internazionale che hanno provato ed apprezzato con sorprendente soddisfazione "I Violini di Marco".